Cerca nel blog

martedì 18 ottobre 2011

Fin troppo evidente che cortei e manifestazioni sono abilmente gestite e manipolate per togliere l' attenzione dai motivi per cui sussiste la protesta e servirsene per proporre ulteriori norme e leggi per limitare le libertà personali. Nessuno parlerà della mancanza di lavoro e di prospettive alla base delle manifestazioni dell' ottobre 2011, ma dei singoli individui lasciati infiltrare indirettamente nella manifestazione con scopi violenti. Sarà esibita una caccia all' uomo per rafforzare simbolicamente l' idea di violenza e la paura proiettata verso queste manifestazioni, che la coscienza collettiva, già divisa e provata dalle sue paure indotte, sarà portata a definire violente. Attraverso questa prostrazione e confusione si tenderà e proverà a introdurre leggi restrittive e dittatoriali di fatto, con l' appoggio consueto dei giornali non solo amici della classe politica. Classe è quantomai un termine azzardato. Basterà mostrare bersagli simbolici su cui proiettare la rabbia, la paura e la frustrazione.
In tutto questo manicomio di massa, ricorda che è il tuo equilibrio la forza maggiore. Trova la pace e trasmetti la pace. Tutti dicono, tutti parlano, tutti sbraitano, ma le idee nascono nel Silenzio e nell' ascolto di Sè.

venerdì 14 ottobre 2011



Svegliarsi al mattino presto, mettersi all' opera nello studio; fuori il chiasso di alcuni miserabili che hanno provato a farmi del male durante questa vita con le loro chiacchiere di paese.
A me invece il lavoro ha dato l' amore, l' equilibrio, la felicità tutti i giorni, l' impareggiabile gioia piena el cuore. Quando quelli creperanno dentro la loro rogna di spirito cui si accompagnano e per cui saranno ricordati, io sarò fuso definitivamente con Dio e chi avrà avuto la pazienza e il tempo di ascoltare i miei quadri, avrà sorriso con me.

giovedì 6 ottobre 2011

Così l' artista tenta costantemente di compiacere se stesso; come ogni uomo, egli pensa per sè, agisce in funzione di sè..ma tutto ciò che fa è muovere un fantoccio animato da illusioni.
Mostra i propri amici famosi in fotografia, trattiene il proprio lavoro (in realtà lo congela) per confermare quella "identità" e "riconoscibilità" cui lo costringe la società e di cui, per altro, non possiede nemmeno una idea chiara.
Allora si appella alle architetture più disperate pur di emergere, di spiccare sopra qualcun altro. Pure crepa di invidia, di gelosie, di inutili domande e risposte fuorvianti, di psicomanie. Anzichè essere una persona sana, è il più malato tra i malati e la sua creatività scarica e scialba è il risultato.