Cerca nel blog

venerdì 29 agosto 2008

E'

Sono colui che osserva se stesso a teatro tra gli altri, quindi è sè, gli altri, e lo stesso teatro.
Dedicato a M.

giovedì 28 agosto 2008

E no.

Questo succede perché vedi l’ intelligenza come una linea retta, per cui credi che riempire un concetto di cose gli dia risalto e complessità, mentre la creatività schizza in tutte le direzioni, trasversalmente, o in più direzioni allo stesso tempo. Così ti disegni per comodità come una lunga linea, leggermente spessa, ma in realtà vi schizzi fuori da tutte le parti e non le vedi.

martedì 26 agosto 2008

Critiche al comportamento nell' ora dello spuntino.

Quando è sera il tuo giudizio, che era maturo nell' ora dell' happy hour, marcisce; tu te ne dimentichi e io me lo ricordo avvelenando la notte.

sabato 23 agosto 2008

Ma no.

Il problema dell' amore delle carni non è se decida oppure no di esistere, ma quando incontra, tra gli uomini, il loro "come". Questo "come" è un fiume torbido da attraversare, in mutande e pantofole, in mezzo ai "ma se" e gli "oppure". Sai quanto pesa il solo dire "sono"?

martedì 12 agosto 2008

Silenzio.

Parlo poco. Trovo che le parole degli esseri umani siano la spazzatura in avanzo del cuore. Chi si giuduca simpatico perchè parla e sbraita e agita le mani come una scimmia di solito ha con me un pessimo rapporto. Trovo che vi sia sempre una stridente volontà sotterranea di aggrapparsi a qualsiasi cosa per fare mostra di sè, e invece è così ridicola e sprecata la vita incentrata su di sè. Qualcuno dice che comunicare fa male, e per me è proprio una tragedia, ma sono contento del mio pessimo carattere. Anzi, fanculo già che ci siamo.