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venerdì 20 settembre 2013



Se ti avvicinerai mai ad un umano
e al comportamento umano
tieniti pronto a confonderti
senza alcun dubbio non c'è logica
nel comportamento umano
ma è tuttavia così irresistibile
e non c'è un manuale di istruzioni
loro sono molto lunatici
(e il comportamento umano)
all'improvviso diventano felici
ma, quando si è coinvolti
nello scambio di emozioni umane,
è sempre così soddisfacente
e non c'è un manuale di istruzioni
comportamento umano, umano
comportamento umano, umano...
e non c'è un manuale di istruzioni
e un compasso nemmeno aiuterebbe
comportamento umano, umano
comportamento umano, umano...
senza alcun dubbio non c'è logica
nel comportamento umano
senza alcun dubbio non c'è logica
nel comportamento umano
umano, umano, umano...

giovedì 19 settembre 2013

Preparare un fuoco

Pensando all' apatia di molti misticismi di stampo orientale  venduti come "distacco", tu non lasciare che la tua eternità si avveleni a poco a poco, come quando molte cose (forse tutte) sembrano seguire una curva perversa e perfida alla fine della quale si ritrovano capovolte, ribaltate, rovinate, sconfitte sotto il peso dell' io.
Non c'è male, ma soprattutto vuoto divoratore. Esso conquista spazi, distrugge. Assorda i suoni, acceca la vista. Le cose non tradiscono, sei tu a tradirle nel cuore tuo perchè le trascini con te.
Si sente a tal proposito risuonare spesso l' appello cattolico "non abbiate paura". Ma paura di cosa? In che senso? Evocandola,  invece, la paura si appropria degli spazi che prima non avrebbe avuto. Posso provare coraggio in astratto su motivi di fede? E perchè mai dovrei accettare questo vuoto intorno di una battaglia che si basa su astrazioni ed esperienze indirette e filtrate da altri? 
Cosa stai costruendo, piuttosto? Degli spazi pieni o degli spazi vuoti?



Jack London, "Preparare un fuoco", 1885.

domenica 8 settembre 2013

Il cavallo di Torino

Un film durissimo, lentissimo, difficile. Serve stare in un altro tempo. Bellissima fotografia.

« Vi è un'insistenza patologica nel riprodurre costantemente le stesse azioni nell'attesa che qualcosa di nuovo accada. È una tendenza tipica dell'essere umano. Quello che ho fatto nel mio film è stato riprodurre la vita. » (Béla Tarr)

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_cavallo_di_Torino

Ecco, è molto indicativo "Racconto d' autunno" di Landolfi; un maniero nel cuore di una foresta mentre si è in fuga da una guerra. Così si è ospiti della realtà, e si calza il proprio corpo col proprio spirito.