"Considero il giudizio del bene e del male come la danza serpentina di un drago, e il sorgere e il tramontare delle credenze come null'altro che le tracce lasciate dalle quattro stagioni"
Da Centouno storie zen, ed. Adelphi
Mi pare che si scambi molto la libertà, questa ennesima parola sperperata, con l'egoismo. Questo scambio è volontario, consapevole, dunque non c'è libertà. In realtà non c'è nemmeno volontà, perché un individuo va dove tira il vento e non sa nemmeno cosa sia il vento.
Non mi piacciono le opere d'arte che fanno leva sulle porcherie; nemmeno lo scandalismo. Sono due topi che ruzzolano nella stessa fognatura.