Questa è la traduzione del testo ebraico antico della Genesi realizzata da Igor Sibaldi per Mondadori. La traduzione adottata dalla Cei non tiene conto delle radici etimologiche di alcuni termini ebraici; ciò non farebbe nulla se non fossero termini chiave, come ad esempio aìsh e aishà, e soprattutto adàm e adamah, cioè l' uomo singolo e l' umanità intera. Buona lettura...
CAPITOLO I
Il sesto giorno
24. L’ Elohim disse: "La Terra produca un [tipo d']anima vitale che sia ciascuna secondo la sua specie: gli animali quadrupedi, che si muovono e vivono d' una vita terrestre, ciascuno secondo la sua specie". E così avvenne.
25. L’ Elohim fece gli animali della Terra ciascuno secondo la sua specie, i quadrupedi ciascuno secondo la sua specie, quando tutto il movimento vitale dell’ adamah, in ciascuno secondo la sua specie. E l’ Elohim vide che era una cosa buona.
26. Poi l’ Elohim disse:"Facciamo l' adàm nella nostra ombra, che sia simile a noi, e terrà lo scettro sui pesci del mare e sulgi uccelli del cielo, sulgi animali quadrupedi, su tutti gli animali della terra, e su tutta la vita che si muova sulla Terra".
27. L’ Elohim creò l’ adàm a sua immagine. A immagine degli Elohim li creò, maschio e femmina li creò…
CAPITOLO II
Nel giardino dell’ Eden
8. E Yhawhè Elohim traccio una recinzione (gan) nel tempo presente (eden) dell’ eternità, e vi pose quell’ adàm che aveva plasmato.
[…]
15. Yhawhè Elohim prese dunque quell’ adàm, e lo lasciò nella recinzione del tempo presente, perché l’ adàm la elaborasse e la sorvegliasse con cura.
16. E Yhawhè Elohim stabilì e disse per l’ adàm:" Di ogni sostanza che cresce in questa recinzione tu potrai nutrirti.
17. Ma del crescere della conoscenza del bene e del male non ti nutrirai tu, perché se [nel giorno che] ne mangerai, tu morirai.
18. E Yhawhè Elohim disse:"Non è bene che l' adàm sia solo, gli farò un aiuto che rifletta la sua luce".
19. E Yhawhè Elohim formò dall’ adamah varie vite di natura terrestre e varie specie di volatili dei cieli, e li conduceva all’ adàm, perché assegnasse loro il nome; e qualsiasi nome l’ adàm avesse assegnato a essi, quel nome sarebbe stato [il nome dell’]anima vitale adeguata a loro.
20. E l’ adàm aveva nomi assegnati a tutta la moltitudine dei quadrupedi e degli uccelli del cielo, a tutti gli animali terrestri; ma l’ adàm non vedeva nessuno di quegli aiuti che riflettevano la sua luce.
21. Allora Yhawhè Elohim fece scendere un torpore sull’ adàm, che si addormentò: e spezzò uno dei suoi involucri e rivestì con cura, con la forma e la bellezza di un corpo, la fragilità di esso.
22. E Yhawhè Elohim ricostituì la sostanza dell’ involucro che aveva spezzato dall’ adàm, per farne Aishà, e la condusse all’ adàm.
23. E disse l’ adàm:"Questa è sostanza della mia sostanza, e forma della mia forma", e le diede il nome di Aishà, perché dall’ aìsh era stata tolta.
24. Perciò l’ aìsh lascerà il padre e la madre e diventerà tutt’ uno con la sua Aishà, e saranno una sola cosa nella forma esteriore.
25. E l’ adàm e l’ Aishà erano completaente nudi, e non vi era nulla in loro che fosse nascosto.
CAPITOLO III
1. Il Serpente era come la veemenza, tra quegli animali della natura che Yhawhè Elohim aveva fatto: e disse all’ Aishà:"Perchè l' Elohim vi ha detto di non nutrirvi di tutta la sostanza della recinzione?".
2. E l’ Aishà disse al Serpente:"Della sostanza dei frutti della recinzione possiamo nutrirci,
3. ma del frutto della sostanza che è al centro della recinzione l’ Elohim ha detto:non potrete mangiarne, e non potete aspirarvi con la vostra anima, per paura [perchè avete paura]che vi faccia morire".
4. E il Serpente disse all’ Aishà:"non vi farà morire;
5. perché l’ Elohim sa che nel giorno in cui ne mangerete i vostri occhi si apriranno, e voi sarete come l’ Elohim, nella conoscenza del bene e del male>>.
6. E l’ Aishà considerò che quella sostanza era buona per il gusto, e desiderabile per gli occhi, e piacevole come nessun’ altra, per l’ intelligenza; e prese del suo frutto e ne mangiò, e ne diede all’ aìsh che era unito a lei, ed egli ne mangiò.
7. E si aprirono i loro occhi, e seppero di essere nudi, e fecero crescere un’ ombra di tristezza [che li nascose] l’ uno dall’ altra; così essi si fecero gli abiti per il viaggio.
8. E udirono la voce di Yhawhè Elohim che veniva nella recinzione con la brezza della luce del giorno; e l’ adàm e la sua Aishà erano nascosti dinanzi al volto di Yhawhè Elohim, al centro della sostanza di recinzione.
9. E Yhawhè Elohim pronunciò il nome dell’ adàm, e gli disse:"Dove sei?"
10. Ed egli disse:"questa tua voce io l' ho udita soltanto, nella recinzione, io ho saputo che sono nudo,io sono nascosto".
11. Ed egli disse:"Chi ti ha insegnato che sei così nudo? Di certo quella sostanza di cui ti avevo detto che tu non ne avresti mangiato".
12. E l’ adàm disse:"L’ Aishà che mi hai dato come compagna mi ha dato questa sostanza, e io ne ho mangiato".
13. E Yhawhè Elohim disse all’ Aishà:"Perché l’ hai fatto?" E l’ Aishà disse:"Il Serpente mi ha fatta confondere, e io ne ho mangiato".
14. E Yhawhè Elohim disse al Serpente: "Poiché tu hai fatto questo, che tu sia maledetto in tuto il regno animale e in tutta la vita della natura. Secondo la tua tortuosità, tu agirai solo in basso e ti nutrirai della parte-soffiata-via [dei vapori, delle illusioni] della fisicità, per tutti i giorni della tua esistenza.
15. E io porrò una avversione profonda tra te e l’ Aishà, tra la tua discendenza e la sua discendenza: essa premerà sul tuo principio, e tu premerai sul suo calcagno".
16. All’ Aishà disse:"Io moltipicherò il numero di tutti i tuoi ostacoli, e dei tuoi concepimenti-concezioni: con dolori angosciosi tu genererai le tue creazioni; e verso il tuo aìsh sarà il tuo desiderio, ed egli si raffigurerà in te".
17. E all’ adàm disse:"Poiché hai dato ascolto alla voce della tua Aishà e ti sei nutrito di questa sostanza di cui ti avevo detto che non saresti stato tu nutrirtene, maledetta sarà per te l’ adamah: con angosciosi dolori tu ti nutrirai di essa in tutti i giorni delle tue vite.
18. e prodotti che pungono e prodotti incolti e disordinati germineranno in abbondanza per te, e ti nutrirai dei frutti acri e disseccati della natura.
19.In una perenne agitazione della tua mente tu ti nutrirai di questo cibo, fino a restituirti-reintegrarti alla adamah, dalla quale sei stato tratto, perché tu ne sei parte-soffiata-via [dei vapori, delle illusioni] e a ciò che ne è parte soffita via devi tornare.
20. E l’ adàm dette all’ Aishà il nome di Hewhà, perché essa fu la madre di ogni esistenza.
21. E Yhawhè Elohim fece all’ adàm e alla sua Aishà delle forme corporee, per proteggerli, e in esse li avvolse con cura.
22. E Yhawhè Elohim disse:"Ecco, l’ adàm è diventato come uno di noi [Elohim] per la conoscenza del bene e del male", e allora, per timore che stendesse ancora la mano e prendesse anche (il frutto) della sostanza delle vite, e ne mangiasse e vivesse in eterno,
23. Yhawhè Elohim lo separò da quella recinzione del tempo presente, perché lavorasse invece quella adamah dalla quale era stato preso.
24. E allontanò l’ adàm, e pose dinanzi al tempo anteriore, dinanzi alla recinzione del presente, i Kheruvim e la fiamma incandescente dell’ ardore devastante, che turbina sempre su se medesima, per custodire la via che conduce alla sostanza delle vite.