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martedì 28 ottobre 2008

Alla luce del fuoco, sotto la spazzola, i suoi capelli
si spiegavano in punte di fuoco,
splendevano in parole, per ricadere in una cupa calma.

"Ho i nervi a pezzi stasera. Sì, a pezzi, resta con me.
Parlami. Perchè non parli mai? Parla.
A cosa stai pensando? Pensando a cosa? A cosa?
Non lo so mai a cosa stai pensando. Pensa."

Penso che siamo nel vicolo dei topi
dove i morti hanno perso le ossa

"Cos'è quel rumore?"
Il vento sotto la porta.
"E ora cos'è quel rumore? Che sta facendo il vento?"
Niente ancora niente.
"E non sai
Niente? Non vedi niente? Non ricordi
Niente?"

Ricordo
Quelle sono le perle che furono i suoi occhi.
"Sei vivo, o no? Non hai niente
nella testa?

Ma
O O O O that Shakesperian Rag...
Così elegante
Così intelligente
"Che farò ora? Che farò?
"Uscirò fuori così come sono; camminerò per la strada
"Coi miei capelli sciolti, così. Cosa faremo domani?
"Cosa faremo mai?"
L' acqua calda alle dieci.
E se piove, un' automobile chiusa alle quattro.
E giocheremo una partita a scacchi,
premendoci gli occhi senza palpebre, in attesa che bussino alla porta
(...)

Thomas Stearns Eliot

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