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sabato 14 febbraio 2009

Il dolore offre molto spesso appigli a se stessi perversamente confortevoli; per questo la gioia arriva e va via in un attimo. Non per un beffardo gioco crudele, piuttosto perchè la gioia pesa, pesa moltissimo, e quando arriva distrugge l' ego, lo rimpicciolisce, lo annienta. L' attaccamento a se stessi, in realtà, genera dolore. Quanto più vivi immedesimato e identificato in te stesso, tanto più la gioia fuggirà da te. Non tuttavia per un suo vezzo, ma a motivo di "te stesso".

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