In realtà, la peggiore ubriacatura è quella della mente; delle idee, delle congetture incessanti, dei sogni. Essere, come si dice, schiavi delle proprie identità (figuriamoci costruirne) sarebbe persino un lusso. Ma, di fatto, nemmeno esiste la coscienza di una identità; soltanto congetture nei propri paesi volanti.
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