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giovedì 30 ottobre 2014

"Parlare senz'essere ascoltato mi ha privato del sonno,
 gridare senz'avere risposta mi ha tormentato:
 mi ha fatto svanire le forze del cuore,
 mi ha incurvato come se fossi un vecchio.
 O Marduk, grande signore, dio misericordioso,
 gli uomini, per quanti essi sono,
 chi li può comprendere nella loro realtà?
 (Anche) tra i non negligenti, chi non si è (mai) reso colpevole? Chi è colui che comprende le vie di un dio?
 Che io possa badare a non commettere colpe!
 Che io possa incessantemente cercare le sedi della vita!
 L'umanità è destinata dagli dèi ad operare nella maledizione,
 a sostenere la mano divina (che pesa) sull'uomo. »
(Preghiera penitenziale a Marduk, a mano alzata (šu-íl-lá), 1-16. Testo cuneiforme: King, BMS, n.41; Ebeling, LKA n.61. Trascrizione e traduzione Ebeling AGH 72-75 e SAHG 298-300. Traduzione in italiano di Luigi Cagni)

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