Cerca nel blog

venerdì 11 gennaio 2008

Sesso e Tabù



Penso che si debba passare attraverso tutte le proprie esperienze e pulsioni servendosene come strumenti. Non amo l’ idea della perfezione come un regime totalitario che escluda tutto. Anche l’ idea di perfezione crea dipendenza, e non può, tra l’ altro, non essere altro che non una idea conseguente del senso di imperfezione.
Ad esempio, vivere il sesso come un demonio o impurità non ha fatto altro che creare patologie genitalistiche tutt’ intorno all’ argomento. Anche quando si sceglie quella strana cosa chiamata castità, la mente non fa altro che creare il paradosso opposto. Se si vive in funzione di separazioni e divisioni, non si fa altro che crearne di nuove in continuazione.
Un mio amico mi disse tempo addietro che aveva scelto per la castità per ragioni ideali, optando specificatamente per il non-toccare-femmina-alcuna. Bene; peccato che nella sua mente altro non vi fosse se non la questione del non-tocco-femmina-alcuna, rendendo alla fine spiacevoli i nostri incontri. Così organizzava incontri e serate con amici con la stessa peculiarità e via così, immerso in questa illusoria elite di infelici. Non esisteva altro se non quel pensiero.
Le separazioni creano di risposta la continua richiesta inconscia (o come dir si voglia) di ricolmare il gap, e a volte disperatamente. Se si tenta poi di sopprimerle con tutte le forze per paura o vergogna, peggio ancora. E sappiamo sgradevolmente cosa si intenda per peggio. Di contro, si verifica l’ opposto col pensiero ossessivo per la figa, ma con identiche modalità.
Non so se esista una via di mezzo, o se abbia più che altro qualche utilità. Ciascuno deve vedere da sé se ha qualche dipendenza (e anche vedere cosa intende per dipendenza…), qualche attaccamento eccessivo e, eventualmente, liberarsene. Invece di vivere la sessualità come un tabù pernicioso, credo bisognerebbe preoccuparsi di vedere se attorno a questa pulsione fondamentale e splendida della vita si sono costruiti attaccamenti, manie, morbosità. Intendo dire: possessività, genitalismo, rivalsa sull’ altro, femminismo\maschilismo e così via.
Debbo constatare che ancora oggi, duemila oltrepassato, vanno ancora di moda atavicissimi schemi. L’ Italia è sempre in prima linea, del resto. Dal prototipo Big Jim alla Costantino dovuto ad un inutile istinto materno in cerca del gorilla di famiglia forte o per redimere il maschio animale da brava mammina di famiglia, alla mega femminona bambolina possibilmente somara da tenere muta nel migliore dei casi e via così. Anzi propongo di stilare una sorta di classifica di tutte le ridicole categorie di questo genere.

Nessun commento: