Cerca nel blog

venerdì 26 settembre 2008

Sete.

Non porre limiti alla propria sete e desiderio significa potersi guardare in libertà, poichè questa sta proprio nella capacità di osservarsi e nella qualità delle osservazioni.
Agire secondo la propria coscienza non significa, come qualcuno già sospetterà, non averla; significa VEDERE cosa intende la propria e osservarne intento, intenzione, intendimento. E' congeniale e frequente "produrre" delle sensazioni brevi di relativa intensità, così che non si vada troppo a fondo in se stessi, poichè lì si sta molto scomodi, almeno apparentemente. Ma una vita interiore deve affondare le proprie radici, ancorarsi agli strati più profondi e da lì nutrire i suoi frutti. Così i desideri sono un ottimo strumento per non pre-vedersi, poichè la loro contraddittorietà, se acettata e indagata con franchezza, consente di far affiorare gli elementi scatenanti, che portano messaggi chiari e individuali.

1 commento:

sunflower ha detto...

ho riflettuto a lungo sulle tue parole...ma sai che scrivi davvero pensieri cosi' fuori dalla normalità che è un immenso piacere perdersi nella ricerca di una risposta...nella comprensione di ogni parola...ogni parola trasmette qualcosa...
io so andare a fondo negli angoli sperduti di me stessa...scomodi sì..a volte fanno stare male...ma io sono io...sono io in tutta me stessa.
il desiderio lasciato libero fa capire chi sei...e i miei pensieri che lascio impresso nel mio spazio sono un modo per rendere liberi i miei desideri...almeno lì posso farlo...nella vita reale quasi mai...buon weekend...spero di rileggerti presto...emi