Cerca nel blog

giovedì 24 aprile 2008


La musica ti avvolge innamorata, le arti visive ti accolgono come ospite d’ onore. Lo stupore sta nel fatto che queste discipline trovino un sottile ed emozionante punto di contatto con l’ interlocutore. Amo e pratico la pittura perché è carica di stratificazioni fisiche che accompagnano più o meno gradualmente lo spettatore nella visita delle diverse stanze della casa. La presenza di un ottimo quadro in una casa cambia la vita di questa.
Anche il pittore deve essere ben attento e conscio di questo aspetto, e non può vendere ad altri la sua distrazione, il suo svago, il suo ozio giovanile. Un pittore deve essere conscio di vendere un gioiello; anzi più di un gioiello, una parte di sé, se non tutto se stesso. Così il quadro si carica di questa impronta, perché l’ autore deve sapere visceralmente di accompagnare l’ acquirente o lo spettatore nei suoi aspetti più profondi e dignitosi. Non un muro, non un divano, non la copertina di un disco.
Dedicato a C.A.:)

Nessun commento: