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lunedì 28 aprile 2008

A proposito del cuore di pietra

"Tutti i bimbi come te hanno qualche cosa che di terror li fa tremar e non sanno che cos'è".La Casa Bianca, Sanremo 1968.

Era il 1998 o '99 quando su commissione realizzai una tela raffigurante il Battesimo di Gesù. Dopo aver sostato per diversi mesi in una sorta di limbo parrocchiale, il sacerdote infine si convinse a lasciarmi questa gravosa responsabilità. Fatto sta che dopo aver terminato il lavoro cominciarono altri problemi. Subito mi fu ordinato di mettere attaccaglie provvisorie alla tela, di modo che il prete avrebbe potuto togliere il quadro dal muro in qualunque momento. Parole testuali. Qualora avesse stabilito che si trattava di un quadro peccaminoso o lesivo della dottrina, lo avrebbe potuto facilmente eliminare alla vista. Questo tanto per mettere le mani avanti e coprirmi anche d' amore, già che c'era. Nonostante questa diffidenza a suon di sberle, il quadro piacque molto ai parrocchiani, tanto che, molto contenti del lavoro, decisero di chiedermi ufficiosamente la affrescatura di tutta la Chiesa. Potete immaginare ciò che ne seguì. Oltre a un nuovo interminabile giro di limbo, mi fu detto che bisognava attendere il parere della Curia, parere che non arrivò mai più. Chissà poi che avrebbe mai cambiato questo parere? Feci in tempo anche a traslocare dal paesello.
Oggi i muri della Chiesa sono rimasti vuoti (all' esterno un bel giallo canarino a impreziosire il tutto).
Iniziai a non sopportare questo: oltre alla più classica burocrazia dei sentimenti, il terrore strisciante nel fare qualcosa di nuovo, di "diverso" (capirai!). Un terrore latente che però teneva tutti in scacco, senza motivo, per congelare ogni cosa in uno stato di totale innocuità.
A tutt'oggi i muri della chiesetta sono rimasti vuoti, bianchi e gelidi.

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