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lunedì 14 aprile 2008

Patterns

Nei rapporti affettivi domina la paura; tra le tante, spicca spesso quella degli ex di turno. Questa paura è molto utile ad ancorarsi al proprio passato, fonte ineguagliabile di giustificazioni per rimandare la propria vita. Vivere però sotto questa ottusità, oltre a rovinare presente e futuro, coltiva queste manie fino a renderle patologie reali. Continuamente creiamo i pattern su cui distendere la vita, ma per paura di farlo fino in fondo lasciamo che riemergano certe paure e fatti del passato a ostacolare il normale sviluppo delle cose. Siamo i nostri stessi ostacoli, perché abbiamo paura di desiderare fino in fondo, per mancanza di stima e perché non crediamo a noi stessi. Appena si riesce a ottenere qualcosa, subito lo copriamo di incertezza e dubbi di ogni genere. Per paura di una nuova storia, di rimettersi in gioco etc., uccidiamo il futuro, possibile, malcapitato nuovo partner con le nostre paure, blocchi, fobie, dividendo dolorosamente le viscere tra desiderio e rigetto. Da un lato gli si grida :”muoviti!”, “prendimi!”, dall’ altro gli si grida dietro di scappare, di lasciarci in pace, che non abbiamo bisogno di lui e così via.
Dai agli altri il meglio di te, non delle tue patologie. Ma porca troia.

1 commento:

alessandro ha detto...

Il problema è quando sono le patologie ad essere il meglio di te. e quindi se te ne spogliassi rimarresti nudo con la propria inconsistenza. Le patologie ti offrono se non altro una falsa coscienza, una proiezione comoda di se. Non parliamo di quando è la tua proiezione sociale ad essere l'unica percezione che gli altri hanno della tua persona. Ma questo è un altro discorso.