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lunedì 13 settembre 2010

Arte povera.

La mia ammirazione va agli artigiani; al lavoro in mezzo a mille difficoltà e con due arnesi. All' aguzzare un ingegno reale, pratico, di sostanza ed effettivo. Alla mancanza di pose, di artificiosità, di complessità, di strutturazioni. Al galleggiare sorridendo sopra la necessità, le incombenze, i bisogni umani. Ciò che manca all' arte contemporanea è quel tipo di umanità. Il contatto con la realtà, e i suoi gridi. Non ascolta l' animo umano; spesso ne vuole costruire uno posticcio e fintamente esente dai fragori della vita umana. Non è che si debba parlare sempre agli operai; le fabbriche non esistono più ma gli uomini non è che vivono sotto terra.

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