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mercoledì 1 settembre 2010

Sono nato in un morbido nido di paglia / quando la guancia di mia madre / era ancora di ovatta. / Il giorno passavo le ore / a contare i burattini umani / volpi tese a rubare nel mio cortile. / E una notte un fischio di luce / come una lamiera affilata di una spada / mi apriva dal cuore agli occhi / e un angelo, / un angelo grande / poi sempre più piccolo / leggero, imprendibile / mi sorrideva / tra gli echi di un sogno / in un tubo di ferro. / Angelo, ciondolo osceno della mia vita / custode malizioso della mia fortuna / quella notte tu mi hai promesso che t'avrei rivisto / oggi ho visto tanti uomini ma / ti sto aspettando ancora.

"A. Sorrenti, Angelo"


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